Traggo ancora spunto dal surrealismo di Mario Molinari e ancora cerco lo spirito scaturire dalle cose e trasformarsi in “opera d'arte contemporanea”. Non c'è progetto, non c'è disegno di segni da seguire, né campiture da colorare, c'è solo il nascere ed esistere di forme riconoscibili che lo spirito stesso mi suggerisce.

Quadri

QUADRI SURREALISTI: SEGNO, COLORE E MATERIA


Quadri surrealisti che dal segno, evolvono in colore senza il segno e dal colore senza il segno, giungono alla materia, per ritornare nuovamente al segno dettato dal suo spirito. 

Un'eco dell'essenza. Un ascoltare cosa viene detto dall’etere, dallo spirito.


IL MIO SURREALISMO CONTEMPORANEO CHE TRAE  SPUNTO DA MARIO MOLINARI: 1986 - 2000


Ho conosciuto Mario Molinari nel 1986 e traggo ancora spunto della sua arte. SEGNO, COLORE e MATERIA, senso, fantasia e intelletto. Mario Molinari mi condusse nel mondo del Surrealismo, del surreale. Mi insegnò a disegnare e d'allora il mio dipingere, ha segnato il passaggio dal segno, al colore senza il segno, fino alla materia.

Con lui concretizzai l'attenzione all'elemento fantastico.

Come nei Surfanta (SURrealismo e FANTAsia) gruppo d'arte contemporanea torinese anni '60, Abacuc, Camerini, Alessandri, Colombotto Rosso, Macciotta, Molinari e Ponte Corvo cercavano di vivere esperienze esoteriche e di ricerca dello spirito, anch'io cerco lo spirito che scaturisce dalle cose e si trasforma in “opera d'arte”. Non c'è progetto, non c'è disegno di segni da seguire, né campiture da colorare, c'è solo il nascere ed esistere di forme riconoscibili che lo spirito stesso mi suggerisce.

I messaggi, sempre piu’ manifesti nella mia pittura, sono ciò che dico a me stessa, a te e agli altri.


I SERVITORI, 1986


Un chiaro riferimento ad una delle opere di Mario che ho amato di più. A lui non piacque. Si accorse subito del plagio. Per me invece significò l'inizio della mia ricerca surreale, il cominciamento di un lungo cammino caratterizzato dall'amore e dalla passione per le forme irreali ma comunque significanti. Queste sono le opere del segno. Opere in cui cerco una direzione, uno stimolo a proseguire.



Piccolo bar femmina, Mario Molinari, legno acciao inox laminato plastico
Servitore, Mario Molinari, mobile scultuta in legno laminato plastico acciaio inox

Mario non è più con me e io sola me ne andai cercando la mia strada. Emozioni e sensazioni vissute nel quotidiano pervadero i miei dipinti che, come una sorta di diario, puntualmente mi spiegarono il vissuto.



Riscoprirsi e riscoprire che ogni anno la primavera ritorna. Così come continua il mio percorso artistico. Riscoprire e riscoprirsi sempre madre in arte e in guerra, generando e proteggendo.

Ma è fatica anelare alla primavera

Per tutto l'anno

Per molte lune

Per molte stagioni

E' il sudore fa attaccare la terra alla carne,

ma è la certezza che ho generato che guida i tuoi passi, bambino.



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