Traggo ancora spunto dal surrealismo di Mario Molinari e ancora cerco lo spirito scaturire dalle cose e trasformarsi in “opera d'arte contemporanea”. Non c'è progetto, non c'è disegno di segni da seguire, né campiture da colorare, c'è solo il nascere ed esistere di forme riconoscibili che lo spirito stesso mi suggerisce.

18 ottobre 2019

4 FILE DI MIA FIGLIA

Billie Holiday, Anastasia Tota Tetrismede

PARAFRASI DA STAMPARE: LEOPARDI

Ecco questo è l'ultimo file che la ricerca tiz mi ha dato. PARAFRASI DA STAMPARE LEOPARDI...che poi, non so perché alla ricerca tiz, nel mio computer, vengano fuori ben 4 file di mia figlia. Kabil Gibran mi viene in mente: "I figli sono come le frecce…."
..e quindi, dopo aver salvato i primi 3 file, perché ritenuti comunque interesanti e spero di riuscire a spiegarvi perché...questo non lo volevo neanche aprire. 
Pensavo che assolutamente: NO. Mah detto, questo...

La sera del dì di festa

Dolce è la notte, chiara e senza vento e immobile sopra i tetti e gli orti si posa la luce della luna e fa sì che si vedano chiaramente le montagne lontane.
O donna mia, i sentieri sono già silenziosi e raramente si vede la luce di qualche lampada notturna, trasparire dai vetri sui balconi. 
Tu dormi, perché facilmente il sonno ti ha accolto nella tua stanza tranquilla. E non ti addolora nessuna preoccupazione e non sai, ne ti immagini, quanto è grande il dolore che hai creato nel mio cuore.


A questo punto, immemore di quanto in gioventù io avessi amato Leopardi, ho pensato, ecco lui se ne va in giro di notte e lei a casa...ma poi ho continuato a leggere.

E a rileggere. E la sofferenza sempre più appariva e una sensazione come di impotenza occupava lo sfondo delle mie riflessioni. Ma rileggo.

"Tu dormi, io mi affaccio a salutare questo cielo, che appare così buono alla vista e la natura, secolare e onnipotente, che mi creò per soffrire. Mi disse che mi avrebbe negato la speranza, ogni speranza;
e che i miei occhi avrebbero brillato solo di pianto."


E’ vero i suoi occhi brillano ancora per il pianto. Ma non solo. Leopardi è forse uno dei primi contraccolpi all’educazione secolare europea. Martire del sistema che non è stato possibile adulterare. 
E’ come è. Ancor oggi. Vittima di credere che quanto governa sia qualche cosa a cui vale la pena credere e aver fede. Governa un sistema di cose. Articolato anche in alcune convinzioni errate di base, tipo maschio/femmina=bene/male.

"Questo giorno è stato di festa e ora ti riposi dagli svaghi. Forse in sogno ricorderai quelli a cui oggi sei piaciuta e che quelli piacquero a te; io non ritorno di certo nel tuo pensiero, e non che mi illuda di farlo. E intanto mi chiedo quanto tempo mi resti da vivere, mi butto per terra, gridando, e fremendo. Oh, che giorni orrendi in questa mia giovinezza!
Non lontano per la via sento il canto solitario dell'artigiano, che ritorna a notte tarda al suo umile alloggio, dopo gli svaghi; e mi si stringe terribilmente il cuore a pensare come tutto al mondo trascorra, quasi senza lasciare traccia. Ecco che è passato il giorno di festa e lascia il posto al giorno feriale, e il tempo si porta via ogni vicenda umana. Dov'è ora il suono di quei popoli antichi? Dov'è ora la voce dei nostri prestigiosi predecessori e il grande impero della famosa Roma, e le armi e il fragore con i quali essa conquistò altre terre e altri mari?
Dov’è, dov’é. Ora tutto è calma e silenzio, tutto il mondo riposa senza più pensare a loro."


MEGLIO COSI’

Forse è per quest'ultima parte che non avrei voluto più aprirlo. Caro vecchio mito, cara Italia. Come sono contenta che sei disseminata tra i bordi delle strade piene di plastica e di cicche di sigarette. Come dappertutto ormai. Meglio sfatare. 
Io non ti ho mai adorata, ti ho amata solo e quanto amo la gente che cammina con me per la strada. Mai tanto di più. Mai come uno stendardo. 

Durante la mia infanzia, quando si aspettava con impazienza il giorno festivo, dopo che era passato, io addolorato e sveglio, giacevo su letto, e nella tarda notte un canto che fra i sentieri si udiva spegnersi a poco a poco, mentre si allontanava, già allora mi stringeva di angoscia il cuore, come ora allo stesso modo.

Ed è solo questa la verità. Lo shok del terribile ricordo di quanto non riuscivi a comprendere nell’infanzia. In quel momento della vita dove è tutto dorato, scintillante, fresco e perfetto, in quel mondo il dolore non può essere spiegato, nè compreso. Viene solo sperimentato, come shock.

Carità, che non è beneficenza. E' Agape, amore. 
DATE AI BAMBINI QUEL CHE DARESTE A DIO. Sono loro la vita e la speranza.

Nessun commento:

Posta un commento

Post Graffiti Art

 L'amore per il writing sostituendo i pennelli agli spray Post Graffiti Art nelle dimensioni ridotte di un quadro, uno stile figurativo ...